Il 30 gennaio 2016 a Genova si è svolto un interessante seminario di approfondimento delle competenze gestionali per i Dirigenti delle società sportive della Liguria, organizzato dal CONI e condotto da due relatori d’eccezione, Roberto Ghiretti e Guido Martinelli. Si è trattato di un’importante occasione di formazione che ha offerto notevoli spunti a chi si occupa di una società sportiva, ma su cui poter riflettere anche nel ruolo di genitori.
La mattina il seminario è stato condotto da Roberto Ghiretti, che ha fatto un interessante excursus su come il concetto di sport sia mutato nel corso del tempo ed abbia assunto connotati diversi che rispecchiano mode e cambiamenti della società. Il pomeriggio invece il seminario ha assunto connotati più tecnici, con la conduzione di Guido Martinelli, legale specializzato del settore sportivo dello Studio Martinelli Rogolino.
Tralasciando la parte tecnica, gli argomenti affrontati nel corso della mattinata offrono interessanti spunti per dirigenti, allenatori e genitori.
Nel corso del tempo lo sport ha perso la connotazione originaria, promossa nell’antica Grecia, di una pratica ‘eletta’, che dava beneficio non solo al corpo ma anche allo spirito, per diventare sempre più spettacolo, spesso promosso a livello politico per attirare consensi. Finalmente, nel 2007, si riscopre invece l’antico concetto greco di sport come “servizio sociale”, cioè come fenomeno di assoluta rilevanza civile, sociale ed economica, come indicato dalla Commission of the European Communities – White Paper on Sport del luglio 2007. Si assiste a due fenomeni contrastanti: lo sport oggi può essere destrutturato o strutturato. Il primo caso si affaccia sempre più nella società attuale, dove le persone decidono di fare sport in modo autonomo sfruttando ritagli di tempo e la pratica sportiva è talvolta improvvisata e non sempre del tutto sicura a livello di benessere. Il secondo caso, quello che ci coinvolge, assume invece un ruolo sempre più importante, soprattutto considerando che ci troviamo in una società profondamente diversa da quella in cui siamo cresciuti noi genitori. I nostri figli vivono in una società veloce, talvolta priva di valori di riferimento, con nuovi problemi come l’intossicazione digitale e il bullismo presente sempre più precocemente. In quest’ottica è facile capire quanto uno sport possa assumere un ruolo profondamente positivo se effettuato presso una struttura che crei gruppo e che fornisca validi punti di riferimento per gli atleti e che soprattutto insegni il vero concetto di agonismo e competizione, cioè di etica del rispetto dell’altro. Il mio star bene è importante, ma star bene insieme ad altre persone è ancora più stimolante.
Mi sento di dire che questo sia proprio lo spirito che contraddistingue la nostra società sportiva, dove la squadra di agonismo lavora intensamente con i nostri allenatori, ma dove anche chi non gareggia ancora o è appena entrato a far parte di questo mondo ha pari opportunità e diritti e si sente coinvolto in una grande famiglia. I nostri bimbi pattinano, ma a Natale e Halloween festeggiano tutti insieme, alle gare fanno il tifo per i compagni e nel momento di difficoltà fanno gruppo e incoraggiano chi in quel momento ha bisogno. E non tralasciamo il fatto che anche noi genitori, anche grazie alla positività e allo spirito di iniziativa dello staff tecnico e di Fulvia Masio, abbiamo creato una rete di amicizie che va ben al di là della semplice frequentazione dei palazzetti sportivi!
Insomma, che dire, vi aspettiamo nella nostra grande famiglia!
di Lorena Zunino